Pirona

Questo storico locale - frequentato da James Joyce, che su uno dei piccoli tavolini di Pirona inizio la scrittura dell’Ulisse, ma anche da Italo Svevo e Umberto Saba - cominciò a profumare di vaniglia, burro e caffè già dagli inizi nel 1863, quando il pasticcere Cristiano Meng diede origine all’ “Ofelleria e caffetteria”, la cui attività cesserà 16 anni più tardi. Fu poi il giovane pasticcere Salvatore Gianporcaro a riaprire qui una pasticceria che nel 1902 cedette al suo dipendente Alberto Pirona. La pasticceria rimase nelle mani della famiglia Pirona fino al 1980, quando Oscar Pirona, ultimo degli eredi, la vendette alla famiglia De Marchi che la gestì fino al 2017. Dal 2019 l’antica pasticceria è gestita dalla famiglia Viezzoli, che ha valorizzato la raffinatezza l’eleganza del locale in stile Liberty, con i pregiati ottoni e il complesso arredo con mobili in ciliegio e motivi fitomorfi in Palissandro. Dal 1994 Pirona appartiene ai “Locali storici d’Italia” e dal 2018 vanta la tutela dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia.