Si allarga la protesta del terziario, vaccini anche nei luoghi di lavoro

Dopo Milano, Roma e Napoli, ieri altre piazze italiane hanno ospitato le manifestazioni di protesta di commercianti, esercenti ed ambulanti che richiedono certezza sui tempi di ripartenza delle rispettive attività. A condividere le preoccupazioni sono anche gli operatori del piccolo commercio del Friuli Venezia Giulia che conta circa 1.600 aziende.

Una situazione insostenibile, quella ribadita dal mondo del terziario, che potrebbe indurre il Governo, il quale sta intanto lavorando ad un nuovo Decreto Sostegni che richiederà un ulteriore scostamento di bilancio fra i 20 e i 30 miliardi, a dare il via libera ad alcuni settori produttivi dopo il 20 di aprile.

Sempre sul versante dell’Esecutivo, ieri è stato intanto sottoscritto un accordo con le parti sociali che consentirà di effettuare le vaccinazioni anche nei luoghi di lavoro aventi i requisiti.

L’intesa prevede che le somministrazioni del siero, a cura dei medici aziendali e dalla rete Inail, siano a disposizione di tutti i lavoratori, indipendentemente dal loro contratto.

Quanto ai costi, quelli di medici e infermieri saranno a carico della struttura ospitante mentre, l’onere relativo a siringhe e vaccini, spetterà allo Stato.

 

“Il Piccolo”, pag. 10; “Messaggero Veneto”, pagg. 2/3/12