Nuovo passo per il restyling di Porto Vecchio, a settembre una risposta per il Carciotti

Sarà al vaglio della Giunta comunale odierna la proposta di variante al Piano Regolatore e al documento con la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) contenente le verifiche di sostenibilità, iter essenziale per attivare i cantieri dei privati in  Porto Vecchio.

In caso di approvazione, ci sarà tempo 60 giorni per presentare le eventuali osservazioni trascorsi i quali, Comune, Regione e Autorità Portuale, potranno sottoscrivere l’Accordo di Programma e consentire di fatto l’inoltro dei progetti da parte dei soggetti interessati ad investire nell’area.

Secondo le intenzioni dell’amministrazione Dipiazza, il vecchio scalo potrebbe ospitare insediamenti di vario carattere tra cui imprese hi tech,  strutture ricettive, attività di servizi, poli culturali ed immobili ad uso residenziale anche, se, a quest’ ultimo riguardo, il numero massimo consentito di abitanti del nuovo “quartiere” non potrà superare le 1.100 unità.

Restando in tema di immobili, entro settembre dovrebbe intanto giungere intanto la risposta di Invimit,  società afferente il Ministero delle Finanze, in relazione all’acquisto di Palazzo Carciotti. In attesa della valutazione definitiva, il Comune si è impegnato a congelare ogni trattativa con eventuali altri interessati.

Nel futuro del palazzo, secondo alcuni rumors, ci sarebbe una destinazione residenziale  “sociale”, indirizzata a studenti e ricercatori di fascia medio-alta di reddito o ad anziani con buone disponibilità economiche che potrebbero contare all’interno della medesima struttura sulla presenza di numerosi servizi alla persona.

   

“Il Piccolo”, pagg. 18/19