Nuovo intervento del Governo sul caro-energia, piccolo passo verso la riforma fiscale

L’Esecutivo ha stanziato nuovi fondi, pari a 3,2 miliardi di Euro, che verranno utilizzati per fronteggiare i rincari energetici da parte di famiglie ed imprese.

Nello specifico, anche per il terzo trimestre dell’anno, saranno congelate le aliquote relative agli oneri generali di sistema elettrico applicate alle utenze domestiche dei nuclei con Isee inferiore ai 12 mila Euro, una misura che interesserà anche quelle in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino ai 16,5 kw  e pure le realtà che presentano una potenza superiore al suddetto tetto e connesse alla media o altissima tensione.

Confermata anche l’Iva al 5% , nelle fatture inerenti il trimestre luglio-settembre, sui consumi effettivi di gas metano utilizzati a scopi civili e industriali.

Fra le azioni di contenimento del Governo all’impennata dei listini dei beni energetici, anche mantenimento del taglio alle accise sui carburanti, con lo sconto che potrebbe passare dai 30,5 centesimi al lito attuali ai 35.  

Un altro provvedimento legislativo, non correlato tuttavia al caro bollette, bensì alla riforma fiscale, riguarda il primo via libera, ottenuto alla Camera, dello stop all’Irap per gli studi associati, le società di persone e quelle tra professionisti, un intervento, tuttavia, subordinato al reperimento dei 13 miliardi di Euro di gettito fiscale derivanti appunto dall’applicazione dell’imposta per le suddette tipologie di imprese. Al riguardo, fra le possibili soluzioni al vaglio del Governo, una fusione tra l’ Ires e la stessa Irap.   

 

“Messaggero Veneto”, pagg. 11/20; “Il Piccolo”, pagg. 9/19