Monito dall’UE all’Italia sul Pnrr, Fedriga chiede più risorse per il FVG

Solo modifiche limitate e conferma dell’obbligo di rispettare il cronoprogramma prestabilito di investimenti e riforme.

L’Unione Europea non apre alla possibilità di una ristrutturazione radicale del Pnrr, richiesta dall’Italia a seguito dei ritardi accumulati e che rischiano di portare alla perdita delle risorse stanziate nel quadro del Next Generation Eu.

L’incapacità di utilizzare gli stanziamenti si conferma dunque una criticità costante del nostro Paese che, in relazione ad esempio ai Fondi Europei 2014/2020, ha utilizzato appena 43 miliardi, il 34%, dei 126 disponibili.

Uno scenario che potrebbe essere replicato appunto anche nell’ambito dello stesso Pnrr che ha messo sul piatto complessivamente 250 miliardi di cui, le tempistiche attuali seguite dal nostro Paese, consentirebbero di impiegare appena un terzo entro la scadenza prefissata di giugno 2026.

Intanto, sempre in relazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, richiederà un incremento degli stanziamenti destinati al FVG in quanto fortemente penalizzato rispetto ad altri territori, nonostante le molte progettualità presentate e pienamente ammissibili all’utilizzo delle risorse comunitarie.    

 

“Il Piccolo”, pag. 6 ; “Messaggero Veneto”, pagg. 8/9