Ingrosso, accelerare i tempi per il trasferimento nelle nuove strutture


Ingrosso, accelerare i tempi per il trasferimento nelle nuove struttureOperatori grossisti dell'ortofrutta e del settore ittico, insieme a produttori, dettaglianti e fornitori di servizi, uniti per sollecitare la realizzazione di nuove strutture, adeguate alle esigenze dei consumatori e comunque indispensabili al fine di cogliere le opportunità derivanti dal progressivo allargamento ad Est dei mercati.
Questo l'obiettivo del nuovo Comitato "Mercato Agro - Alimentare - Ittico", di cui è stata promotrice la Confcommercio triestina, al quale hanno aderito le imprese delle suddette filiere coinvolte nell'attività dei due poli all'ingrosso presenti nel comprensorio locale.
Insediamenti peraltro, come è stato evidenziato nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso il Mercato di riva Ottaviano Augusto, di importante rilevanza anche sotto il profilo della tutela dei consumatori in base a quanto previsto da una specifica normativa che assegna appunto ai mercati all'ingrosso una funzione di monitoraggio, nell'ambito dell'incontro fra produttori ed utenti, con l'obiettivo di contribuire a calmierare i prezzi e contenere possibili speculazioni.
Renato Guercio, portavoce del nuovo Comitato e vicepresidente della stessa Confcommercio, ha spiegato quindi come i due poli rappresentino un elemento cardine per l'economia locale sotto il profilo occupazionale e produttivo, con 90 milioni di Euro annui di fatturato, 500 addetti fra dipendenti, soci cooperative e titolari d'impresa, 42.000.000 kg di ortofrutta annuali, 2.000.000 kg di pesce fresco, 50 automezzi per la distribuzione, 80 imbarcazioni che vedono impegnati 150 pescatori ed una clientela di 900 unità quotidiane, fra utenti privati e commercianti al dettaglio.
Secondo quanto sottolineato da Guercio, la necessità di accelerare i tempi per la realizzazione delle nuove strutture risulta essere una priorità per cogliere le opportunità derivanti dalla posizione baricentrica che sta assumendo il capoluogo del Friuli Venezia Giulia nel quadro delle nuove rotte dei traffici e del progressivo allargamento dei mercati verso l'est europeo, i bacini asiatici ed africani.
A questo riguardo, ancora Guercio ha ricordato la crescente presenza di prodotti ortofrutticoli sloveni e croati in ambito locale (3500 quintali annui) ed il fatto che proprio Trieste costituisca uno dei punto strategici dei Corridoi Verdi programmati dall'UE per gli approvvigionamenti del Nord Europa sui mercati della costa meridionale mediterranea, dell'Asia Minore e dell'Africa Settentrionale, aree dove la produzione agricola risulta essere in costante espansione.
A fronte di tali scenari, gli operatori riuniti nel Comitato attueranno pertanto un'azione di pressing e sensibilizzazione sulle Amministrazioni competenti perché sia garantita una costante condivisone in fase progettuale, fra istituzione e categorie, per quanto concerne la realizzazione di un unico polo Agro Ittico - Alimentare, adeguato sotto l'aspetto infrastrutturale e rispondente alle esigenze distributive, dal quale possano derivare ricadute positive, durature e trasversali sotto il profilo produttivo, occupazionale e per i consumatori.
Apprezzamento per le finalità propositive che hanno portato alla nascita del comitato è stato espresso dall'assessore allo Sviluppo Economico, Paolo Rovis, che, in riferimento al nuovo mercato ortofrutticolo che potrebbe vedere la luce giù fra un paio d'anni, ha rimarcato come la nuova struttura, di proprietà del Comune, vedrà una gestione mista pubblico - privato. Nel corso dell'incontro sono state illustrate anche le esigenze degli operatori del mercato Ittico dove, nonostante un quadro inf