Congafi: assemblea annuale

Il monito lanciato dal presidente dell’ente camerale all’assemblea Congafi. Nobile: «Pesante la situazione generale»
«Le banche diano una mano al commercio»
Paoletti: «Fanno rientrare dai fidi le aziende, che così a volte devono chiudere»

antonio paoletti Una strigliatina alla categoria («E’ questo il momento di investire nelle aziende e di darsi uno scossone, anziché piangersi addosso»), un ammonimento per il futuro («attenzione che fra poco più di un anno avremo la Slovenia nell’Unione europea e molti equilibri cambieranno»), un appunto a chi non coglie le occasioni («La Camera di commercio organizza costantemente corsi di aggiornamento che non sempre incontrano l’adesione dei commercianti, che ne sono i destinatari»). È stata questa la fotografia della realtà imprenditoriale triestina proposta da Antonio Paoletti, presidente dell’ente camerale e della Confcommercio, nell’apertura dei lavori dell’assemblea generale ordinaria per il 2003 del Consorzio garanzia fidi (Congafi) del commercio.
Paoletti, che anche nel recente passato non ha mai nascosto il suo pensiero in merito al futuro del comparto («che non può rimanere ancorato a tradizioni superate dai tempi»), non ha perso l’occasione per ribadire alcuni concetti che gli sono particolarmente cari. Stavolta il presidente della Camera di commercio ha fatto però un’importante aggiunta, approfittando della presenza di numerosi rappresentanti locali di istituti di credito che operano in città: «Il commercio sta soffrendo per il fatto che si sta diffondendo la prassi di far rientrare dai fidi le aziende del comparto - ha sottolineato - e questo in certi casi si traduce in una chiusura dell’attività».
E’ stata poi la volta del presidente del Congafi per il commercio, Beniamino Nobile, che ha dapprima annunciato la «prossima apertura della nuova sede del Consorzio, interamente di proprietà - ha precisato - che avremo l’onore di inaugurare con le autorità cittadine fra poche settimane». Poi si è soffermato su alcuni aspetti essenziali dell’attività svolta nello scorso anno: «Abbiamo registrato un incremento delle riunioni, soprattutto a causa dell’introduzione del nuovo strumento denominato prestito partecipativo - ha dichiarato - ma anche perché è risultato in crescita il numero delle domande di adesione, passate dalle 196 del 2001 alle 204 dello scorso anno. Abbiamo anche proceduto alla cancellazione di 86 soci, avendo proceduto gli uffici a una revisione tecnica di tutte quelle aziende che di fatto giuridicamente o legalmente non risultavano più valide».
Entrando poi nel merito delle richi

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