Punti Franchi ed infrastrutture essenziali per attrarre investimenti

L’utilizzo adeguato dell’1,8 milioni di mq di zone franche, delle altre opportunità fiscali e doganali che lo scalo offre e, soprattutto, delle infrastrutture disponibili, è essenziale al fine di attrarre nuove investimenti in loco.

Questa la riflessione del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino, che evidenzia come, lo sviluppo dell’hub giuliano, sia da ascrivere in buona parte proprio allo sviluppo infrastrutturale legato ai trasporti su rotaia, aumentati del 7,5% nel solo primo semestre del 2022 rispetto all’analogo periodo del 2021 e ben del 55% dal 2015.

Per D’Agostino un uso ottimale delle specificità proprie dei terminal di Trieste e Monfalcone, è peraltro essenziale anche alla luce della crescente importanza del Mediterraneo per le rotte commerciali, un bacino, secondo alcune stime, che vedrà, da qui al 2026, una crescita del traffici del 3,6%, con riflessi positivi pure per gli approdi dell’Alto Adriatico, inclusi quelli di Trieste e Monfalcone.

 

Inserto Nordest Economia, pagg. 20/21