La crisi di Suez rallenta la crescita del porto di Trieste

Nonostante le tensioni internazionali, specie quella nel Mar Rosso, nel periodo gennaio-maggio, il porto di Trieste ha fatto comunque registrare dinamiche espansive in termini di movimentazione di merci  (+5,5%) nel raffronto con lo stesso periodo del 2023, anche se l’incremento non è stato eterogeneo.

La criticità legata all’allungamento delle rotte ha determinato infatti contrazioni nel settore container (-10,6%) e, soprattutto, nella movimentazione delle rinfuse solide (-78,5%), comparto quest’ultimo stoppato dalla flessione della produzione metallurgica.

In calo inoltre anche la movimentazione ferroviaria (-10%), mentre alquanto più contenuta è stata quella concernente i transiti delle unità RO-RO.

Per il Commissario Straordinario dell’Authority, Vittorio Torbianelli, nonostante maggio abbia fatto registrare miglioramenti pure nei settori in sofferenza nei mesi scorsi, qualora la crisi di Suez diventasse strutturale, ci sarebbero ricadute negative anche per l’hub giuliano seppur più lievi, tuttavia, rispetto ad altri scali grazie alle opportunità logistiche che rendono particolarmente competitivo il terminal giuliano.

 

“Il Piccolo”, pag. 15