Imprese tra caos e incertezza

Le disposizioni dell’ordinanza regionale, il loro ritiro e il pressochè contemporaneo cambio di fascia delle nostra regione, oltre agli evidenti disagi economici, hanno pure generato non poco disorientamento fra operatori economici e clientela.

Se gli obblighi legati ad alcuni provvedimenti sono apparsi chiari sin da subito, lo stop regionale ai negozi oltre i 400mq ha invece indotto molti punti vendita, nella giornata di sabato, a tenere le serrande abbassate, misura poi bypassata da quanto previsto dal Governo nelle zone arancioni.

Uno scenario, come è stato fatto rilevare anche da Antonio Poletti, presidente della Confcommercio giuliana,  che ha contribuito ad acuire le già forti criticità del comparto commerciale e che attende ora, specie nei suoi segmenti più colpiti, ristori adeguati nella sostanza e nelle tempistiche.

Paoletti, nel rimarcare l’incomprensibilità  del provvedimento che ha retrocesso il FVG in area arancione, ha pure auspicato  che venga fatta chiarezza, da parte delle istituzioni centrali, sui parametri di valutazione utilizzati che hanno appunto portato la nostra regione ad una condizione di semi-Lockdown.

 

“Il Piccolo”, pagg. 2/3