La Commissione Europea ha aperto la procedura d’infrazione, peraltro attesa, verso il nostro Paese a seguito di un debito pubblico troppo elevato in base ai parametri del nuovo Patto di Stabilità.
Dopo vari passaggi intermedi, il prossimo step importante sarà ora quello del 21 giugno quando Bruxelles suggerirà gli indirizzi da seguire per il contenimento del deficit e dello stesso debito.
Successivamente, a novembre, l’Italia, unitamente agli altri Stati interessati dai rilievi comunitari, dovrà presentare una proposta di rientro sul piano di spesa da spalmare in 4 o 7 anni.
Qualora si optasse per l’ azione correttiva più a lungo termine, l’aggiustamento si tradurrebbe in un intervento da 12 miliardi di Euro.
“Messaggero Veneto”, pag. 8; “Il Piccolo”, pag. 6