Confcommercio, crescita stoppata dalla fragilità dei consumi

Scarsa propensione alla spesa, complice anche i salari bassi, con quella pro-capite nel 2024, pari a 21 mila Euro, ancora lontana dai livelli del 2017 (21mila e 600), una dinamica che incide inevitabilmente sui trend di crescita di un Paese che può fortunatamente contare sull’apporto di un turismo straniero le cui presenze sono triplicate rispetto al 1990.

Questi i dati di maggior rilievo emersi dall’analisi “la Questione dei consumi”, realizzata dall’Ufficio Studi di Confcommercio, che ha aperto la due giorni della 24esima edizione del Forum Internazionale della Confederazione “I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000”.

Il Report, presentato a Roma nella cornice di Villa Miani, ha posto più volte l’accento sulle difficoltà degli italiani legate al potere di acquisto, inferiore del 26,5% e del 12% nel raffronto, rispettivamente, con quelli dei cittadini tedeschi e francesi.

Sottolineati inoltre, nella circostanza, anche i cambiamenti dei modelli di consumo negli ultimi vent’anni, che hanno confermata la terziarizzazione dell’economia. Nel raffronto con il 2007, è sceso infatti alquanto l’esborso soprattutto per trasporti (-765 Euro a persona), alimentari (-408 Euro a persona) ed abbigliamento (-92 Euro), anche a causa dell’invecchiamento della popolazione, mentre è aumentato quello per i settori legati al tempo libero, alla cultura e alle comunicazioni (+316 Euro pro capite), alla sanità (+112 Euro) ed ai pasti fuori casa.

Uno scenario, quello evidenziato dallo studio, che per l’associazione di categoria influirà pure sull’incremento del PIL il quale, nel 2025, difficilmente, nella migliore delle ipotesi, andrà oltre lo 0,8%,

Da qui, per Confcommercio, la priorità di accelerare sulle riforme e sugli investimenti inclusi nell’Agenda del PNRR e del varo di misure incisive per alleggerire la pressione fiscale su imprese e famiglie. Rimarcata inoltre l’importanza di scongiurare l’applicazione dei dazi e di prestare concreta attenzione alle esigenze di turismo e servizi di mercato, locomotive dell’economia italiana.

 

www.confcommercio.it; “Messaggero Veneto”, pag. 18; “Il Piccolo”, pag. 24