Sangalli, subito un nuovo Fondo comunitario di resilienza

La guerra in Ucraina e i riflessi che ne sono derivati legati soprattutto al rincaro delle materie prime e dei prodotti energetici, stanno rallentando la ripartenza economica che necessita pertanto di nuovi supporti.

Questo quanto evidenziato dal presidente di Confcommercio nazionale, Carlo Sangalli, nel corso del suo intervento all’Assemblea di Federalberghi svoltasi a Parma nell’ambito della quale è stato anche presentato il “Rapporto sulla Ristorazione in Albergo”.

Nella circostanza, Sangalli, nel ribadire come le prospettive di ripresa siano definitivamente rimandate al 2023 a seguito delle criticità generate dal conflitto sui mercati, ha rimarcato la priorità del varo di un Fondo di resilienza comunitario a supporto delle economie dei Paesi membri dell’UE le quali, pur in misura differente, stanno rallentando visibilmente il passo.

Volgendo poi lo sguardo al contesto interno, il presidente di Confcommercio ha sollecitato l’Esecutivo a fare di più e meglio per sostenere la crescita, attraverso  interventi di riduzione del cuneo fiscale e contributivo ed una detassazione degli aumenti contrattuali.

Soffermandosi sul turismo, Sangalli ha anche ricordato come il settore non sia ancora uscito dalla crisi determinata dalla pandemia che, tra il 2020 e il 2021, ha portato alla perdita di 135 milioni di arrivi, per due terzi di provenienza estera e di 390 milioni di presenze rispetto al 2019.