Il mese di febbraio ha registrato un aumento degli indicatori del MIC (Misery Index Confcommercio), con un incremento di sette decimi di punto in più (da 17,1 a 17,8) rispetto a gennaio.
Il peggioramento è stato determinato essenzialmente dal rialzo dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d'acquisto e, seppur in misura minore, dal deterioramento della componente legata alla disoccupazione.
Per Confcommercio, considerato anche il lievitare del tasso della stessa, ad oggi al 10,7% (+0,2% rispetto a gennaio) da tale scenario, che ribadisce ancora una volta la stretta correlazione tra stagnazione economica e emergenze legate al lavoro, potrebbe derivare nel breve un ulteriore allargarsi del disagio sociale, con ricadute negative marcate e trasversali.
Un concreto rischio che, per piazza Belli, dovrebbero indurre l’Esecutivo al varo di riforme coraggiose, efficaci e immediate, atte a rilanciare domanda interna, competitività delle imprese e opportunità di investimenti.