Turismo, la stagione parte in salita

Nei primi quattro mesi del 2002 hanno influito negativamente le avverse condizioni meteorologiche e la Pasqua in marzo.
Grado e Lignano registrano una flessione di presenze straniere (-26,3 %) ma c'è un recupero per Pentecoste.
di GIUSEPPE CORDIOLI La stagione turistica sembra sia partita con il freno a mano tirato. Non c'è di che preoccuparsi o creare falsi allarmismi, ma è indubbio che i primi quattro mesi dell'anno hanno registrato una sensibile diminuzione delle presenze, in particolare quelle straniere, sia sull'arenile di Lignano sia su quello di Grado. Mentre gli analisti, anche alla Borsa internazionale del turismo, prevedevano scenari decisamente più rosei nella realtà, forse anche per le avverse condizioni climatiche, di fatto mancano all'appello molte presenze. L'ufficio statistico dell'Aiat di Grado, che continua a effettuare la raccolta dei dati in base alla nuova nromativa regionale, ha reso noto il movimento turistico registrato nell'isola del sole nei primi quattro mesi dell'anno. Nel raffronto con i dati relativi allo stesso periodo dell'anno scorso emerge che il totale delle presenze è passato dalle 125.865 del 2001 è sceso a 113.719, con una differenza negativa di 12.146 presenze in meno (pari al 9,7%). Ben più preoccupante è il dato relativo alle presenze degli stranieri dove è stata registrata una flessione pari al 26,35, essendo passati dai 53.914 del 2001 ai 39.737 di quest'anno, per un totale di 14.177 presenze in meno. Il presidente della Grado impianti turistici, Claudio Martinis, raggiunto telefonicamente a Mosca non sembra particolarmente preoccupato, supportato anche da altri dati ben più confortanti. «La Pasqua è arrivata presto quest'anno, mentre l'anno scorso era a metà di aprile - afferma Martinis -. Inoltre ci sono stati due fine settimana con un clima decisamente invernale. Ma per fortuna i dati di maggio sono confortanti. A Grado in questi giorni non c'è un posto letto libero negli alberghi, ritengo che il ponte di Pentecoste sarà il primo vero test per l'estate 2002. Nell'isola attendiamo poi il tradizionale congresso dei medici austriaci, che si svolgerà dal 27 maggio al 1 giugno. In tale occasione arriveranno un migliaio di congressisti con gli accompagnatori. Aspetterei quindi a fasciarmi la testa. Io resto molto fiducioso». Non ci sono dati ufficiali per quanto riguarda Lignano, l'unico che può fornire cifre è il commissario dell'Apt, Giannino Ciuffarin, ma non è sttao possibile raggiungerlo. Ufficiosamente si parla, comunque, di una flessione complessiva del 6% dele presenze totali. Pare che il calo delle presenze straniere sia stato compensato dall'arrivo degli italiani, con gli alberghi in netto vantaggio sugli alloggi privati. Giorgio Ardito, presidente della Lignano Pineta spa, profondo conoscitore del comparto turistico è sulla medesima linea dei suoi colleghi di Grado. «Aspettiamo i dati di Pentecoste, che da sempre è il primo vero test attendibile - afferma Ardito -. Fino ad ora sono piccoli numeri quelli sui quali andiamo a discutere, mentre per Lignano i grandi numeri sono quelli che si registrano nel cuore dell'estate. La flessione registrata nei primi 120 giorni dell'anno non può impensierire gli operatori, in quanto è ben noto che Pasqua è arrivata alla fine di marzo, e questo ha influito. C'è chi ancora ha preferito andare a sciare piuttosto che arrivare al mare. Sarei curioso di vedere i dati registrati dalla montagna friulana, sono sicuro che sono stati in controtendenza rispetto a quelli delle località balneari del Friuli Venezia Giulia. Già in questi giorni con il consolidamento della bella stagione già si nota una diversa animazione».


Lignano ora punta tutto sugli italiani Con il ponte di Pentecoste la più grande spiaggia friulana fa le prove generali per la nuova stagione delle vacanze
Il commissario Aiat, Ciuffarin: la tendenza generale ci dice che c'è una ripresa del turismo nazionale
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