Vendite giù del 10%, appello di Federmoda al Governo

Misure mirate a supporto di una categoria che è peraltro anche portabandiera di una delle eccellenze produttive e creative italiane più apprezzate nel mondo.

Questo il monito lanciato da Federmoda/Confcommercio in occasione dell'ultima riunione del Tavolo della Moda svoltasi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Nella circostanza, l’associazione di categoria, oltre a ribadire l’importanza del varo di politiche attive tese a sostenere il commercio di vicinato, ha illustrato alcune proposte per rilanciare il segmento del commercio al dettaglio del settore.

Tra queste, la detassazione per le micro imprese della distribuzione commerciale al dettaglio che si insediano in locali sfitti, la fruibilità di incentivi atti ad incoraggiare i consumi nel comparto attraverso una detrazione fiscale per l’acquisto di prodotti di moda sostenibili nei negozi fisici oppure l’applicazione di un’aliquota Iva agevolata.

Evidenziata inoltre pure l’importanza di una riduzione dei costi delle locazioni da definire nell’ambito di accordi  fra locatore e conduttore.

Per Federmoda, la messa a punto di tali agevolazioni o di provvedimenti similari, è indispensabile anche alla luce delle crescenti difficoltà delle imprese che, nel 2024, hanno registrato una diminuzione media delle vendite del 10% sia di abbigliamento che di calzature.

Una fragilità della domanda, peraltro, in atto da tempo e che, negli ultimi cinque anni, ha contribuito alla chiusura di quasi 20 mila negozi e alla perdita di più di 15 mila posti di lavoro.

 

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