Il Governo, d’intesa con Bruxelles, si concederà una riflessione di un paio di mesi per apportare interventi correttivi e modifiche al Pnrr
I ritardi accumulati a seguito di varie criticità, per l’Esecutivo, rendono infatti pressochè impossibile la realizzazione di varie opere già programmate e alcuni progetti verranno sicuramente accantonati a beneficio di altri, in parte, secondo gli orientamenti attuali, legati alla transizione digitale.
Ad oggi, delle risorse disponibili a fine 2022, ne è stato speso infatti appena il 12%, con l’istruzione e ricerca, l’inclusione e coesione e la salute i comparti nei quali si è registrato il minor numero degli interventi previsti.
“Messaggero Veneto”, pagg. 6/7; “Il Piccolo”, pagg. 4/5