Ritardi e progetti troppo complessi, il Pnrr è da ripensare

Il Governo italiano, a breve, si confronterà con Bruxelles ai fini di una nuova definizione, almeno in parte, del Pnrr.

Progetti troppo complessi, carenza di personale qualificato, materie prime rincarate e di difficile reperimento e burocrazia, hanno determinato un ritardo incolmabile rispetto al cronoprogramma della realizzazione di varie opere e riforme.

Delle risorse disponibili a fine 2022, ne è stato speso infatti appena il 12%, con l’istruzione e ricerca, l’inclusione e coesione e la salute i comparti nei quali si è registrato il minor numero degli interventi calendarizzati.

 

“Messaggero Veneto”, pagg. 4/5; “Il Piccolo”, pagg. 2/3