Un provvedimento che andava condiviso con le categorie interessate e comunque accompagnato da una maggiore chiarezza sia sulla destinazioni d’uso delle economie previste dalla normativa regionale che sulle esenzioni ed i termini per l’applicazione della tassa.
Questo quanto esternato da Federalberghi FVG a fronte della decisione della Regione di innalzare sino a 5 Euro il tetto massimo giornaliero dell’Imposta di Soggiorno, ad oggi applicata in 14 Comuni e che lo scorso anno ha fruttato oltre 6 milioni di Euro.
Per la Federazione l’incremento, comunque possibile oggetto di riflessioni, rischia di generare ricadute negative sui flussi turistici, specie su quelli legati ai soggiorni brevi.
Preoccupazioni, quelle espresse a livello regionale, condivise anche da Guerrino Lanci, presidente della Federalberghi triestina, che fa notare come, ad ogni modo, il ritocco, che dovrebbe essere maggiormente contenuto, potrà essere applicato solo a partire dal 2026 in quanto, per il 2025, le tariffe sono già state concordate.
Perplessità è stata evidenziata anche da B&B FVG che auspica sia prevista una differenziazione degli importi a seconda del livello delle strutture ricettive.
“Messaggero Veneto”, pagg. 10/11; “Il Piccolo”, pagg. 6/7