Per il Trieste Airport è tempo di austerity

La pandemia obbliga anche il polo aeroportuale del FVG che, nei primi due mesi dell’anno, ha visto diminuiti i traffici del 92% rispetto all’analogo bimestre del 2020, a rimodulare attività e strategie di sviluppo.

L’assenza di viaggiatori, che nel 2020, ha arrecato perdite di fatturato per circa 1,5 milioni di Euro, determinerà infatti non solo quasi un dimezzamento delle risorse del Piano Industriale 2020/2023 (da 30 a 18 milioni) , ma anche l’attivazione di linee di prestito per 13 milioni.

Sul futuro del terminal, dove per 125 lavoratori è prevista la cassa integrazione fino al 2022, incide anche l’incertezza legata al futuro di Alitalia nei confronti della quale lo scalo vanta crediti di notevole consistenza.

Intanto, per quanto concerne le rotte, a partire da marzo saranno garantiti 7 collegamenti con Roma cui si aggiungeranno altrettanti, fra nazionali e nazionali a maggio grazie alla presenza di Ryanair.

Più consistente, invece, Covid-19 permettendo, l’offerta commerciale di inizio estate che darà la possibilità di recarsi regolarmente a Francoforte e in 13 città italiane.

Non è escluso, tuttavia, che le trattative in corso, amplino le opportunità estive in termini di destinazioni estere.

 

“Il Piccolo”, pag. 10; “Messaggero Veneto”, pag. 21