Ok della Camera al Decreto Aiuti bis, oggi al vaglio il Ter

Taglio contributivo di 1,2 punti sugli stipendi dei dipendenti, estensione del bonus da 200 Euro ai soggetti esclusi dal primo, analogo intervento, rafforzamento di quello sui trasporti, rinnovo, anche nel terzo trimestre, delle misure di contenimento dei costi delle bollette energetiche, rivalutazione, già ad ottobre, del 2% delle pensioni ed esenzione di responsabilità solidale per i cessionari di superbonus e bonus edilizi, salvo dolo o colpa grave accertati. Questi i principali provvedimenti inclusi nel Decreto Aiuti bis, approvato ieri dalla Camera e che ora si appresta a ritornare al vaglio del Senato.

Ancora in stand by, invece, le azioni legislative legate alla Riforma della Concorrenza, che riguarda i servizi pubblici locali e la mappatura delle concessioni, comprese quelle balneari, in merito alla quale il premier Draghi ha preannunciato un confronto in sede di Consiglio dei Ministri che oggi, intanto, darà il via libera al Decreto Aiuti ter, sostenuto da una dotazione finanziaria di 13 miliardi di Euro.

Fra le misure contemplate, ancora tuttavia non confermate, spiccano intanto la proroga al 31 dicembre del credito d’imposta per le aziende che hanno visto lievitare i costi energetici più del 30%, con un innalzamento del benefit al 40% sia per le imprese energivore che gasivore e la possibilità di un’estensione di tale opportunità anche alle realtà produttive che presentano contratti con una potenza inferiore, orientativamente, dai 4,5 o dai 6 kw in su.

Possibili anche un allargamento della platea dei beneficiari degli sconti sulle bollette, con Isee fino a 15mila Euro, la vendita a prezzo scontato (210 Euro a megawattora), grazie ad uno stanziamento ad hoc, di una parte dell’energia elettrica alle unità produttive con forti consumi e risorse dedicate al fine di sostenere la cassa integrazione nelle imprese maggiormente provate dai rincari energetici.

 

“Messaggero Veneto”, pagg. 8/9; “Il Piccolo”, pagg. 12/13