Le attese del turismo per l’estate

Dopo quasi due anni stoppati dalla pandemia, il comparto del turismo,  in Italia come in FVG,  si prepara a ripartire, con l’obiettivo di un ritorno ai livelli del 2019 anche se il gap si annuncia difficile da colmare.

Nel solo quadrante nordorientale, nonostante il miglioramento della situazione sanitaria, il 2021, sul 2019, ha registrato comunque una perdita del 36,9% in termini di arrivi e del 29,3% per quanto riguarda le presenze, con il Veneto la regione maggiormente penalizzata mentre, in FVG il bilancio, pur negativo, ha fatto registrare un passivo più contenuto (-27,7% gli arrivi e -19,5% le presenze). Uno scenario  che, al fine di accelerare i tempi di recupero, ha peraltro indotto l’amministrazione regionale ad investire ingenti risorse in una campagna di marketing adeguata  a specificità, dimensioni e potenzialità del territorio.

Gli operatori del settore, tuttavia, temono che rincari, crescente tendenza al last minute, preoccupazione per il futuro andamento economico del Paese e anche la difficoltà nel reperire personale,  possano portare a risultati e numeri inferiori alle aspettative.

Per Bernabò Bocca, presidente nazionale di Federalberghi, che auspica un sempre maggiore sviluppo dell’aggregazione fra imprese e aree per potenziare l’offerta, la dinamiche registrate in primavera, con notevoli flussi interni, potrebbero vedere premiate, anche quest’estate, molte location del nostro Paese, in primis i poli artistici e culturali, ma anche i piccoli borghi, ricercati in misura crescente pure dai visitatori provenienti dall’estero.

Della ritrovata voglia di viaggiare potrebbero beneficiare anche gli aeroporti, tra cui quello del FVG  dove, il miglioramento dei traffici sul 2020  (66,8%), non è stato comunque sufficiente a riportare i volumi ai livelli del pre-Covid (-55,5%).

Restringendo il focus su Trieste che, in occasione dei ponti primaverili, è stata meta di un numero di visitatori nel complesso soddisfacente,  un’opportunità che dà valore aggiunto al territorio, è quella legata alla presenza dei 7 porti turistici che contribuiscono non poco all’arrivo in città e nei dintorni di sempre più velisti e diportisti attratti anche dalla tradizione rappresentata dalla Barcolana.

 

Inserto “Nordest Economia” de “Il Piccolo” e il “Messaggero Veneto”