In arrivo le risorse del Ristori ter

Ammonta a 1,4 milioni di Euro lo stanziamento legato al Ristori ter, misura che andrà a supportare ulteriormente le realtà economiche maggiormente danneggiate dalle misure restrittive poste in essere per arginare l’emergenza sanitaria.

Il provvedimento, rispetto ai precedenti, allarga sia le tipologie di attività che potranno richiedere il contributo, sia l’entità degli aiuti, con i negozi di scarpe che potranno ad esempio beneficiare  di un sostegno del 200% e non del 100% come stabilito in un primo momento.

I ristori, che varieranno a seconda del Codice Ateco proprio dell’ unità  produttiva e della fascia territoriale nella quale è ubicata l’azienda,  terranno conto della comparazione fra il fatturato registrato ad aprile 2020 e quello riscontrato nello stesso mese del 2019.

Nel dettaglio per quanto concerne la zona arancione, ove è attualmente collocato il FVG, i contributi, per ricavi sino a 400mila Euro, saranno maggiorati, nel raffronto con il precedente ristori, del 200% per gelaterie e pasticcerie,  commercio ambulante incluso, corrispondente a 7.200 Euro, per bar e discoteche con introiti fra i 400mila e il milione di Euro, rispettivamente del 200%  e del 400%, pari a 18mila e 30mila Euro, mentre per hotel e ristoranti, con ricavi superiori al milione di Euro, del 200% che, in cifre, si traduce in 70mila Euro per i primi e in 35mila Euro invece per i secondi.

Il Ristori ter inoltre contempla il credito d’imposta sulle locazioni commerciali e la cancellazione della seconda rata IMU e prevede che quanti ricorreranno per la prima volta agli aiuti governativi,  potranno inoltrare le domande online entro il 15 gennaio mentre, per tutti gli altri, l’accreditamento avverrà in automatico sul conto corrente bancario.

Un capitolo a parte riguarda poi i contributi minimi riservate alle attività che non possono dimostrare  il decremento di fatturato ad aprile 2020 e che si differenzieranno in base, anche in questo caso, al colore della fascia territoriale nella quale opera l’impresa, al suo Codice Ateco e al fatto se il titolare della stessa sia una persona fisica o meno.

I ristori, per bar e ristoranti in area arancione, andranno da un minimo di 2.000 ad un massimo di 4.000 Euro. Sempre in tema di supporti economici,, l’Agenzia delle Entrate, ha già attivato la sezione web del portale dove gli operatori dei centri storici delle città turistiche inserite nell’apposito elenco e danneggiati dal crollo del turismo, possono accedere per richiedere le risorse previste dall’ apposita varata al riguardo dal Governo.

Da ultimo, il Ristori Ter, prevede anche per gli aventi diritto l’estensione della proroga del versamento Irpef, Ires e Irap appunto per autonomi e partite Iva e la sospensione dei versamenti tributari e di quelli dei contributi previdenziali.

 

www.confcommercio.it; Inserto “La vita ai tempi dei nuovi Lockdown” de “Il Piccolo” e il “Messaggero Veneto”, pag. 2