Ogni Euro investito nel franchising ne genera 2,8 per l’intera economia nazionale, con un impatto complessivo sul valore della produzione stimato complessivamente in circa 94 miliardi.
A renderlo noto è uno studio Nomisma, realizzato per conto di Assofranchising/Confcommercio, che ha analizzato la valenza dell’impatto socio-economico riconducibile appunto alla presenza e all’attività del franchising nel Paese.
Il settore, peraltro, in base all’ultimo Report dell’associazione di categoria, ha raggiunto un fatturato di quasi 34 miliardi di euro, con una crescita del 9,9% sul 2023 e conta su una forza lavoro costituita da circa 290mila addetti.
Il dinamismo di tale comparto produttivo, sempre secondo le rilevazioni Nomisma, nel 2023, è stato foriero di una ricaduta, in termini di valore aggiunto, pari a 41 miliardi di Euro, il 2,1% di quello generato dal totale dell’economia nazionale.
Il franchising, che contribuisce nella misura dell’1,8% al PIL, conta la presenza di 929 insegne e 66mila punti vendita affiliati attivi, con il commercio al dettaglio, il tessile-abbigliamento e l’immobiliare i segmenti maggiormente rappresentati.