Fondi europei solo con progetti e investimenti concreti

I 172 miliardi di Euro destinati all’Italia per sostenerne la ripartenza non sono un assegno in bianco, ma risorse di cui si dovrà illustrarne le modalità di utilizzo con tempistiche ben definite.

A sottolinearlo è la stessa Commissione Europea che ha già indicato la data del primo step,  il mese di ottobre, entro il quale il nostro Paese dovrà far pervenire a Bruxelles, assieme alla Legge di Bilancio, un primo dettagliato piano di sviluppo economico ed infrastrutturale che dovrà peraltro essere aggiornato il 30 aprile di ogni anno, pena il blocco dei fondi che saranno disponibili non prima del 2021.

 

“Il Piccolo”, pag. 12; “Messaggero Veneto”, pag. 12