Il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli ha incontrato a Roma, al Viminale, il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per un confronto sui temi della legalità e della sicurezza, questioni di sempre maggior importanza anche per gli operatori economici del terziario.
Nell’occasione, sono stati ricordate le evidenze emerse dall’indagine realizzata dalla Confederazione, presentata in occasione dell’ultima Giornata della Legalità, secondo la quale, nel 2023, circa un imprenditore su cinque (il 18,9%) ha percepito un peggioramento dei livelli di sicurezza, con un incremento percentuale dell’8,6 sul 2022 e uno su tre espresso il timore di potersi trovare esposto a furti, rapine, atti vandalici, aggressioni.
Uno scenario che ha indotto quasi l’80% delle aziende coinvolte nel monitoraggio, ad investire in misure di sicurezza, principalmente in sistemi di videosorveglianza e in quelli di allarme antifurto.
Sempre in base all’indagine di piazza Belli, lo scorso anno, l’illegalità è costata alle attività del commercio e dei pubblici esercizi 38,6 miliardi di Euro e messo a rischio 268mila posti di lavoro regolari.
Nell’ambito dell’incontro, Sangalli e Piantedosi hanno dichiarato la comune volontà di individuare strategie ed iniziative condivise al fine di contrastare la criminalità nelle sue molteplici espressioni.
Fra le azioni auspicate da Confcommercio, un incremento delle Polizie di prossimità, la partecipazione costante delle associazioni di categoria alle sedute dei comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, la diffusione su tutto il territorio nazionale del numero unico 112, con centrali operative in ogni regione ed un maggior impegno delle Amministrazioni locali nella lotta sia all’abusivismo, incluso quello del suolo pubblico che alla contraffazione.
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