Dallo sciopero dei porti USA possibili ricadute per economia e portualità italiane

Lo sciopero dei lavoratori in atto negli hub portuali statunitensi, rischia di avere pesanti ripercussioni anche per il nostro Paese anche considerato che, per il 56% delle imprese del Nordest, gli USA rappresentano il più importante mercato per l’export.

Fra i settori potenzialmente coinvolti anche quelli della logistica e della portualità in generale che già devono fare i conti con la crisi nell’area di Suez. A guardare con preoccupazione allo scenario che si sta delineando, è anche il Commissario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Vittorio Torbianelli, secondo il quale, tuttavia, le ricadute per Trieste e Monfalcone, potrebbero essere meno impattanti rispetto a quelle attese negli scali di Genova, Ravenna e La Spezia, principali terminal dei traffici da e per gli USA.

 

“Messaggero Veneto”, pag. 17 “Il Piccolo”, pag. 17