Dall’UE stime al ribasso per la crescita economica italiana

Un incremento del Pil che, a fine 2023, non supererà lo 0,7% a fronte dello 0,9% stimato in precedenza, con un tasso d’inflazione che rimarrà superiore rispetto a quanto ipotizzato nei mesi scorsi (6,1% anzichè 5,9%) mentre, per quanto concerne il debito, si arriverà vicini al 140%.

Queste le ultime proiezione della Commissione UE sulle dinamiche di crescita del nostro Paese che possono consolidarsi, come è stato ricordato dalla stessa Bruxelles, solo attraverso la completa attuazione del piano  riforme e degli investimenti contemplati nel quadro del PNRR.

Intanto, sempre sul versante UE, potrebbe essere comminata all’Italia una maxi-sanzione per la situazione di stallo delle concessioni balneari.

 

“Messaggero Veneto”, pag. 7; “Il Piccolo”, pag. 3