Confcommercio, più coinvolgimento negli investimenti del Pnrr

La ripresa è ancora a macchia di leopardo, specie per commercio e turismo che, nel periodo gennaio-aprile, hanno lamentato perdite di fatturato, sul 2019, rispettivamente del 30% e del 50%, con punte ancora maggiori nel Meridione e con una prospettiva di ritorno ai livelli di pre-Covid non prima di due anni.

A fare il punto sull’attuale situazione del terziario è stata Confcommercio, in occasione dell’audizione davanti alle Commissioni  riunite Affari costituzionali e Ambiente sul decreto Semplificazioni.

Nella circostanza, da parte della Confederazione, è stata evidenziato come, tale scenario, necessiti di adeguati investimenti, da attuare attingendo anche alle risorse del Recovery Fund, soprattutto sul fronte ambientale, quello digitale e nei segmenti delle infrastrutture e dei  trasporti.

Sempre in relazione al Piano nazionale di ripresa e resilienza, Confcommercio ha anche rimarcato l’importanza di una valorizzazione del Tavolo di partenariato economico, sociale e territoriale, chiamato a fornire alla informazioni puntuali e costanti  sugli interventi che verranno posti in essere.

Auspicate inoltre, da piazza Belli, un’estensione del Superecobonus, senza distinguo alcuno, a professionisti e imprese e la proroga della validità della misura stessa a tutto il 2023.

In relazione al Mezzogiorno, Confcommercio ha caldeggiato un’accelerazione del provvedimento legislativo di riordino e semplificazione degli incentivi alle imprese, con particolare attenzione appunto a quelle del Sud.

Valutazioni positive, invece, sulle misure adottate al fine di  velocizzare la realizzazione delle opere pubbliche, ritenute fondamentali per assicurare il recupero del divario infrastrutturale tra le diverse aree geografiche del territorio nazionale.

 

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