Potenziamento delle infrastrutture, soluzione dei blocchi ai traffici in varie zone dell’arco alpino, un’accelerazione sulla riforma dei porti, aree di forte interesse e naturali hub e partner di riferimento per i due settori, una rivisitazione della misura ETS/ETS2 (Emission Trading Scheme) che sta già impattando negativamente sul trasporto marittimo in quanto riduce la competitività degli scali europei e che recherà, a seguito del lievitare dei costi, ricadute negative pesantissime anche per il trasporto aereo e su gomma. Ma anche scelte equilibrate in materia di transizione energetica, valorizzazione del ruolo dell’intermodalità e indennizzi per le imprese a seguito dei disagi e delle perdite derivanti dai cantieri del PNRR.
Queste le istanze di logistica e trasporti emerse nell’ambito della nona edizione del Forum Internazionale di Conftrasporto/Confcommercio, in fase di svolgimento a Roma ed incentrato sulle politiche europee per la logistica e i trasporti, sulla situazione infrastrutturale italiana e sulle implicazioni per i due settori derivanti dagli attuali scenari internazionali.
La prima giornata, quella di ieri, è stata aperta dalla presentazione di un’indagine dell’Osservatorio Freight Insights, realizzato in collaborazione tra il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST) e la Fondazione Centro Studi Economia della Logistica e delle Infrastrutture (CSELI).
Il Report ha evidenziato varie dinamiche di trasporti e logistica, messi a dura prova negli ultimi anni dal costante incremento di costi energetici (+31%), canoni di locazione (+26%) e del denaro (+163% nel 2023 rispetto al 2022), fattore che ha ridotto gli investimenti.
Fra queste, la scomparsa, tra il 2009 ed il 2023, di ben 35 mila imprese, in gran parte afferenti al trasporto su gomma.
Nonostante le criticità, l’analisi ha poi però rimarcato come il valore della logistica in Italia sia aumentato dal 7,2% del PIL nel 2019 all'8,9% nel 2023, confermando la sua crescente rilevanza strategica.
Lo studio ha anche osservato la crescente consapevolezza degli operatori del settore circa la necessità di implementare le loro strategie usuali con quelle green, specie quanto a trasporto, magazzino, network design e packaging.
L’indagine ha quindi segnalato, nel 2024, nel raffronto con il 2021, la diminuzione dell’8,6% del trasporto merci su rotaia e l’incremento invece sia del traffico pesante sulla rete autostradale, che costituisce oltre il 30% dei veicoli transitanti sul 50% della rete nazionale, sia di quello intermodale, legato a container, casse mobili, e rimorchi, lievitato del 5% sul 2018 grazie soprattutto al comparto RO-RO.
La disamina, da ultimo, ha fatto rilevare come, nonostante l'Italia importi la maggior parte delle merci via mare (54,7% del totale), la gomma rappresenti il principale vettore in termini di valore (34,1%).
Alla convention ha presenziato anche il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli che ha articolato il suo intervento soffermandosi sui concetti di commercio, cambiamento e capacità in quanto strettamente connessi con logistica e trasporti.