Proroga di un anno, al 31 dicembre 2025, anche alla luce della mancanza di indicazioni operative per aziende e compagnie, dell'obbligo per le imprese di assicurarsi contro gli eventi catastrofali e al 1 gennaio 2026, invece, della disposizione, inserita nella Legge di Bilancio, che estende agli operatori economici privati percettori di contributi pubblici di 'entità significativa' l'applicazione di misure di contenimento della spesa già previste per gli enti pubblici.
Queste le istanze presentate da Confcommercio nell’audizione innanzi alla commissione Affari Costituzionali del Senato, incentrata sul DDL “Milleproroghe”, provvedimento che dovrebbe entrare in vigore a fine marzo.
Il DDL, fra le varie misure, include pure l’allungamento di un anno della possibilità di stipulare contratti a tempo determinato superiori ai dodici mesi con causali meno rigide, la conferma dell’attività del Fondo di Garanzia per le PMI.
Un ulteriore intervento riguarda poi il settore turistico, con la proroga di un anno dei contributi a fondo perduto e del credito d'imposta per le imprese del comparto nonché delle procedure autorizzative semplificate per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili in strutture turistiche o termali ubicate al di fuori dei centri storici e non soggette a tutela.
Sul fronte fiscale, invece, si è deciso di posticipare al 2026 l'applicazione del nuovo regime di esenzione Iva per le operazioni realizzate dagli enti associativi.