Confcommercio, disagio sociale in crescita

Continua a salire il valore dell’indicatore relativo al disagio sociale nel Paese.

A evidenziarlo è l’ultima Analisi del MIC (Misery Index Confcommercio) che rimarca come l’incremento congiunturale di due decimi registrato a novembre (da 21 a 21,2), mese cui fanno riferimento gli ultimi dati disponibili, sia da ascrivere principalmente all’aumento della disoccupazione estesa (17% rispetto al  16,7% su ottobre).

Per l’associazione di categoria le dinamiche negative alquanto contenute, richiedono tuttavia una lettura estremamente cauta, in quanto frutto in gran parte del blocco dei licenziamenti e dal perdurare dal contesto di deflazione.

Secondo piazza Belli, infatti, la prevista caduta del divieto di interrompere unilateralmente il rapporto di lavoro e la verosimile uscita dal mercato di migliaia di imprese a seguito degli effetti della pandemia, potrebbero portare a partire da marzo, anche in solo poche settimane, ad un’ascesa marcata degli indicatori.

 

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