Apprezzamento per la riduzione del cuneo contributivo e il debutto del sistema Irpef a tre aliquote, provvedimenti che, nel 2024, potrebbero essere forieri di un incremento dei consumi di circa 6miliardi di Euro grazie ai 600 Euro annui in più a nucleo, secondo Bankitalia, ma che dovrebbero però divenire strutturali e un appello ad accelerare i tempi su investimenti e riforme del PNRR, essenziali per assicurare una crescita solida al Paese e garantire una sostenibilità prospettica del debito pubblico.
Questo quanto evidenziato da Confcommercio nell’ambito dell’audizione delle associazioni imprenditoriali presso la Commissione Bilancio alla Camera e al Senato.
Tra le richieste avanzate anche un’operatività piena e inclusiva delle misure del programma Transizione 5.0 Green e il mantenimento delle specifiche finalità di innovazione tecnologica e digitale di Transizione 4.0, prevedendo in merito, al contempo, l’introduzione di spese ammissibili per beni strumentali, sia materiali che immateriali, coerenti con le esigenze di innovazione del terziario.
La Confederazione, in riferimento invece alla Zeus unica, ha esternato perplessità sulla limitata accessibilità del credito d’imposta per il Mezzogiorno sia da parte delle piccole imprese che degli operatori del comparto della logistica e auspicato, sulla riforma del Fondo centrale di Garanzia, dettami normativi che premino gli investimenti e risolvano il nodo della contrazione creditizia di lungo corso registrata dalle micro e piccole imprese aziende.
“Messaggero Veneto”, pagg. 6/7