Fipe, sempre più correlati ristorazione, agroalimentare e turismo

Le filiere dell’agroalimentare e del turismo sono essenziali per il comparto della ristorazione, il rilancio del sistema Paese nel suo complesso e la valorizzazione del brand Italia.

Questo il filo conduttore dell’Assemblea nazionale della Fipe, cui sono intervenuti rappresentanti di categorie economiche e istituzionali, tra cui il Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia e nell’ambito della quale è stata anche presentata la Carta dei Valori della ristorazione italiana.

Nel corso della convention è stata pure tracciata una panoramica sia delle dinamiche del settore Horeca, ovvero i consumi degli italiani fuori casa che, nonostante a fine anno faranno registrare un incremento del 17% circa sul 2020, per un totale di oltre 63 miliardi di Euro, rimarranno ancora lontani dai volumi del pre-Covid, sia delle perdite riscontrate dalla ristorazione, a livello europeo, a seguito appunto dalla pandemia.

A questo riguardo, in tutti i Paesi del Vecchio Continente, il decremento medio è stato del 30%, con punte però maggiori in alcune nazioni. Nell’Assemblea è stato peraltro pure ribadita la stretta correlazione tra turismo e ristorazione che, nel 2019, assorbiva oltre 18 miliardi di Euro, più di 8 derivanti dai flussi dall’estero, con un valore aggiunto pari a 7 miliardi di Euro.

All’incontro ha presenziato anche il presidente di Confcommercio nazionale, Carlo Sangalli, che nel rimarcare come un effettivo ritorno dei consumi ai livelli due anni fa occorrerà attendere il 2023, ha pure sottolineato che, collaborazione tra imprese e istituzioni, competenze, cultura e coraggio, devono essere gli asset sui quali poggiare la ripartenza del Paese, ancora in difficoltà in diversi settori produttivi tra cui alcuni segmenti dello stesso terziario.

Da parte sua, il Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha assicurato la presenza di adeguate risorse a beneficio di ristorazione e turismo in seno al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza e anticipato la volontà di predisporre un piano strategico per l’enogastronomia, una delle peculiarità maggiormente apprezzate e ricercate dai visitatori che giungono in Italia dall’estero.

Un concetto, questo, ripreso anche dal presidente nazionale della Fipe, Lino Stoppani, che ha auspicato, sulla scia di quanto già posto in essere in altri Paesi, peraltro non ai livelli del nostro Paese per qualità, tradizione ed eterogeneità della ristorazione, il varo di una politica di sistema in grado di valorizzare un comparto, quello appunto della ristorazione che, nonostante le recenti criticità, rimane una componente essenziale del tessuto produttivo.

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