Emergenza personale anche per i supermercati

La carenza di personale non interessa solo strutture alberghiere e pubblici esercizi, ma anche il settore del commercio, in primis supermercati e minimarket

A renderlo noto è l'Osservatorio 2022 della Fida/Confcommercio, la Federazione Italiana Dettaglianti Alimentari, che evidenzia come, negli ultimi due anni, quasi il 33% delle imprese della distribuzione alimentare, abbia ricercato nuovo personale, con il 47% delle stesse in forte difficoltà nel vedere soddisfatte le proprie esigenze. Tale scenario, inoltre,  per il  42,2% delle aziende, si è tradotto in ricadute negative sui ricavi.

A determinare l’insufficienza di risorse umane fruibili, soprattutto l’assenza di candidati in possesso delle specifiche competenze richieste (64,1%), gli orari di lavoro ritenuti dagli aspiranti addetti troppo pesanti (40,6%) e la scarsa attrattività delle mansioni offerte (31,3%).  

Le figure professionali maggiormente ambite riguardano i reparti salumeria, pane e gastronomia (68,1%), di macelleria (58,5%) nonché addetti alla cassa ( 42,2%), scaffalisti (39,3%) e magazzinieri (25,9%).

Le dinamiche emerse dal Report, per Donatella Prampolini, presidente della Fida, ribadisce la necessità di maggiori e nuove sinergie fra le politiche per il lavoro e quelle dell’istruzione e della formazione, essenziali al fine di favorire l’incrocio fra domanda ed offerta di lavoro e da concretizzare in un contesto che presti adeguata attenzione alle aspirazioni della persona e alle sue inclinazioni professionali.