Torri d'Europa al battesimo

Un vero e proprio assalto nel primo giorno di apertura al pubblico del megacentro di via Svevo, mentre continua la protesta di alcuni abitanti
Venticinquemila persone alle Torri d’Europa
Comprati in un’ora 200 televisori, folla di anziani e giovani, ma la prova del fuoco sarà domani

Venticinquemila triestini hanno dato ieri letteralmente l’assalto alle «Torri d’Europa», il megacentro di via Svevo al primo giorno di apertura al pubblico. Già alle 9 del mattino sembrava di essere agli ultimi frenetici minuti della vigilia di Natale. In meno di due ore sono stati venduti tutti i prodotti in offerta del settore elettrodomestici e secondo voci raccolte addirittura 200 televisori sarebbero andati «bruciati» in un’ora. Questo dunque lo scenario che si presentava ieri alle «Torri» il cui direttore Nicola Semprevivo ha affermato di di ritenersi «molto soddisfatto» del primissimo bilancio.
E' stata la curiosità la molla che ha scatenato soprattutto nei triestini (in netta maggioranza rispetto ai vicini d'oltreconfine) la voglia di non mancare a quest'appuntamento «mondano». Gente di tutte le età, ma soprattutto anziani, si sono riversati all'interno dell'edificio per fare una passeggiata buttando l'occhio qua e là sulle vetrine che espongono i nuovi arrivi e le ultime novità, o più semplicemente per ammirare il «colosso» in tutta la sua bellezza e maestosità. Molti hanno gradito le panchine vicine al corpo centrale, in cui si trovano scale mobili e ascensori, per sedersi e osservare il fiume di gente che si muoveva, e il gioco di luci e colori che i negozi, gli specchi e il sole che penetrava dalle vetrate del soffitto, regalavano. La perfezione nei dettagli, nelle indicazioni per uscite, servizi, parcheggi e quant'altro e l'utilizzo dell'informatica (vedi gli sportelli automatici per il pagamento del parcheggio o i computer con schermi one-touch per richiedere informazioni) sembra siano anch'essi piaciuti alla maggior parte dei curiosi. E non sono mancati nemmeno gruppetti di ragazzi, che invece di andare a scuola hanno preferito trastullarsi tra i negozi di telefonia, videogames e musica. O più semplicemente camminare in compagnia per i corridoi.
Proprio questi sono i negozi che, assieme a profumerie, librerie, bar e alla Coop, l'unico immenso ipermercato del centro, hanno attirato il maggior numero di clienti. Nemmeno la merce venisse regalata, una calca d'oltre 200 persone erano stipate prima dell'apertura davanti alle saracinesche di «Media World», un megastore che vende tv, video, hi-fi, telefoni fissi e mobili, elettrodomestici, computer e cd simile alle già note catene Euronics e Trony. «Abbiamo atteso alle casse un'ora solamente per pagare» - racconta Carmelo Fusaro appena uscito dal negozio dopo aver acquistato un

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