Terziario in FVG, inizio d'anno poco promettente

Terziario in FVG, inizio d’anno poco promettente    

 

In calo fiducia, sia nel prossimo andamento dell’economia italiana che di quello della propria impresa e capacità di fronteggiare il fabbisogno finanziario aziendale, peggiora il sentiment quanto prezzi praticati dai fornitori, tempi di pagamento della clientela e disponibilità delle banche al credito, in miglioramento, invece, ricavi e percezione dell’occupazione nel settore.

Queste le indicazioni più significative che giungono dall’Osservatorio Permanente sul Terziario regionale, inerente il primo trimestre 2019 e realizzato da Confcommercio FVG in collaborazione con Format Research.

L’indagine si è sviluppata attraverso una campionatura  che ha coinvolto aziende di tutte le dimensioni, di ogni segmento produttivo del comparto e ubicate nei quattro ambiti territoriali  della nostra regione.

Il Report offre anche alcune stime previsionali relative al rapporto che si avrà,  a fine anno, tra attivazioni e cessazioni di aziende, di tutti i settori e che vedrà, in FVG, un saldo negativo pari -561 unità produttive, con il solo terziario in controtendenza. L’analisi fa rilevare pure sia l’aumento percentuale registrato nel 2018, rispetto al 2017,  del numero di famiglie che dispone di un accesso a Internet ( da 70% a 76,2%), che l’incremento del numero di imprese regionali che hanno venduto esclusivamente online (+211% sull’anno precedente).

Dinamiche, queste ultime, che si allineano con la costante espansione, riscontrata anche a livello nazionale, dell’e-commerce che ad oggi vale 27,4 miliardi di Euro, circa 21 in più rispetto al 2009.

Per Confcommercio FVG, le dinamiche congiunturali rilevate, richiederebbero, anche da parte delle amministrazioni locali, misure concrete volte a contenere prelievo fiscale, alleggerire la burocrazia e a garantire un adeguato equilibrio tra tutte le componenti la rete distributiva, con normative definite e ineludibili anche per l’e-commerce.

 

“Il Piccolo”, pag. 14