Trasporti, Ambiente e Mobilità/Eventi e novità normative

Presentiamo qui di seguito la sintesi di un documento, redatto dall'Area Rete Associativa della Confcommercio nazionale, concernente normative, eventi ed iniziative legate alle tematiche della mobilità, dei trasporti e dell'ambiente.

Rapporto Apat sulla qualità dell'ambiente urbano
Si è svolta recentemente a Roma la presentazione del IV Rapporto Apat (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i Servizi Tecnici) sulla Qualità dell'Ambiente Urbano. Nel documento sono contenute 24 schede che sintetizzano alcuni importanti indicatori per i capoluoghi di provincia, tra i quali figura anche Trieste, con popolazione superiore a 150.000 abitanti. All'interno di questo data base, sono riportate numerose informazioni inerenti il fenomeno della mobilità urbana. Nell'ambito delle analisi effettuate, in riferimento al parco veicolare, sono emerse alcune peculiarità comuni a tutti i centri oggetti dell'indagine. In particolare, nell'ambito della comparazione degli indici del 2006 con quelli del 2000, si sono potuti osservare una riduzione di intensità variabile da 1/3 ad 1/2 della quota di veicoli commerciali più inquinanti (Euro 0), una crescita molto intensa della diffusione dei motocicli (da +33% a +103%), un sensibile incremento della quota di autovetture alimentate a gasolio, nello stesso periodo (da +10 a +20%) e, da ultimo,un' incidenza delle autovetture più moderne (Euro 4) sul totale delle stesse circolanti che varia, dal 10.4% di Napoli al 24.4% di Roma. Per quanto riguarda le emissioni inquinanti, sul fronte del PM 10, i sensibili miglioramenti conseguiti tra il 2000 ed il 2005 dal settore dei trasporti stradali (-61% in media) hanno consentito di raggiungere complessivamente buoni risultati (-43% in media), nonostante altri fattori, in primis il riscaldamento, abbiano provocato un incremento delle rispettive emissioni di PM 10. Questa articolazione dei risultati conferma come l'attenzione principale degli amministratori pubblici, per cercare di contenere il fenomeno delle emissioni inquinanti, si sia indirizzata quasi esclusivamente verso il comparto del trasporto stradale, con provvedimenti di limitazione della circolazione, senza adottare una politica di intervento a 360° che sapesse agire con efficacia su tutti i fenomeni urbani generatori di inquinamento. Per quanto concerne Trieste, fra le voci più significative, da segnalare il 22% di veicoli commerciali Euro 0 circolanti nel 2006, dato che la pone all'ottavo posto fra i 24 capoluoghi di provincia presi in considerazione, i 168 motocicli rilevati per ogni 1000 abitanti, una media piuttosto elevata (5° posto) e la variazione percentuale delle Emissioni PM 10 complessiva, nell'arco 2000/2005, che ha fatto riscontrare un -8%, dato quest'ultimo tutt'altro che virtuoso, considerando che colloca Trieste all'ultimo posto della graduatoria. Per quanto riguarda il parco veicoli in generale, sempre in riferimento al 2006, da segnalare la 16esima posizione occupata dalla nostra città circa la presenza dei veicoli Euro 4, appena il 18,7% del totale dei mezzi circolanti.

Bruxelles, approvata la nuova Direttiva sulla Qualità dell'Aria
E' stata approvata in sede UE la nuova Direttiva sulla Qualità dell'Aria, provvedimento che definisce lo standard per la concentrazione di polveri ultra sottili, le cosiddette PM 2.5, e fissa le date per la loro applicazione. In particolare, gli Stati Membri dovranno ridurre nella aree urbane, mediamente del 20% l'esposizione al PM 2.5 entro il 2020, rispetto ai valori del 2010, obbligandoli a portare i livelli di esposizione in queste zone al di sotto di 20 microgrammi al m3 nel 2015. A livello dell'intero territorio nazionale, gli Stati membri dovranno rispettare il valore limite di 25 microgrammi di PM 2.5/m3, da raggiungere obbligatoriamente entro il 2015 e, se possibile, già nel 2010. Per quanto riguarda il rispetto degli standard di concentrazione delle PM10,