Terziario, in FVG futuro incerto per il 38% delle imprese

Quattro aziende su dieci a rischio, pari 20mila società e oltre 3 miliardi di Euro perduti complessivamente a fine 2020.

Questo lo scenario delineato dall’Osservatorio Permanente sul Terziario, realizzato da Confcommercio FVG in collaborazione con Format Research, che ha monitorato stato di salute, dinamiche e criticità di centinaia di aziende del settore di ogni dimensione, segmento produttivo  e collocazione territoriale in seno alla nostra regione.

Il Report, afferente al terzo trimestre dell’anno, rimarca in primis il forte assottigliamento del tessuto imprenditoriale del comparto che ha fatto registrare una diminuzione di 500 unità rispetto allo stesso periodo del 2019.

Trend, per l’analisi, destinato a confermarsi anche nei prossimi mesi e che porterà ad un ulteriore ridimensionamento del settore il quale, ad oggi, in FVG, conta oltre 51mila aziende attive, corrispondenti circa al 62% del numero  complessivo di realtà economiche presenti.

Il focus, nel rilevare come i mesi estivi abbiano fatto riscontrare un miglioramento del sentiment degli operatori economici interpellati quanto a fiducia sul futuro delle rispettive imprese, pone però l’accento che, tali dinamiche, potrebbero nuovamente invertire la rotta in autunno al quale, in molti, guardano con preoccupazione, temendo un nuovo lockdown, ritenuto insostenibile per un elevato numero di imprese.

L’Osservatorio, nell’evidenziare poi come anche il terziario del FVG sarà condizionato dalla caduta del Pil regionale (-9,3%, percentuale peggiore di quella della media nazionale, ma migliore nel raffronto con i valori espressi dagli indicatori nelle altre aree del Nordest), rileva pure la forte criticità legata al crollo dei consumi (-14% in FVG,  -15,2% nel Nordest e -12,5% a livello nazionale).

L’indagine rileva inoltre che la pandemia, nel terziario, ha determinato un forte calo delle assunzioni (a giugno -26mila unità rispetto allo stesso mese dello scorso anno) e sottolinea poi come il 60% delle aziende coinvolte nell’indagine, abbia dichiarato in peggioramento le tempistiche di pagamento dei clienti  e, il 57% delle stesse, specie quelle dei pubblici esercizi e della ristorazione, rimarcato la notevole difficoltà nel riuscire ad adempiere agli obblighi fiscali.

 

“Il Piccolo”, pag. 3; “Messaggero Veneto”, pag. 10