Per Confcommercio ripartenza ancora lontana

Nonostante alcuni segnali confortanti, il ritorno ai livelli pre-Covid, per diversi segmenti produttivi, in primis quello del turismo e dell’intrattenimento, è ancora al di là da venire e potrebbe peraltro essere rimandato ulteriormente a fronte di un riacutizzarsi della pandemia.

A fotografare il quadro economico complessivo del Paese e del terziario in particolare, anche sulla base delle ultime analisi dell’Ufficio Studi dell’associazione di categoria, è Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio nazionale che, in prima battuta rimarca intanto il persistere dello scarso dinamismo dei consumi, criticità dalla quale potrebbero derivare pesanti ripercussioni occupazionali in diversi settori.

Per il numero uno di piazza Belli, inoltre, per un riavvio trasversale dell’apparato produttivo, sarebbe prioritario il varo di diversi interventi a supporto delle imprese tra cui una rateizzazione a lungo termini dei debiti fiscali contratti a seguito della pandemia e una soluzione adeguata del problema  della riclassificazione dei prestiti bancari, su cui ha agito la moratoria, nella categoria "deteriorati".

Confcommercio auspica pure misure condivise con le parti sociali in materia di fisco e ammortizzatori sociali e l’avvio di azioni concrete, da inserire nel quadro del Pnrr, atte a supportare l’evoluzione digitale ed ecologica delle aziende, lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile delle start up e la definizione di un preciso cronoprogramma in relazione alla Web Tax.

 

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