Finanziaria al vaglio del Consiglio dei Ministri

Approda oggi, al Consiglio dei Ministri, la Legge di Bilancio 2023, provvedimento che conterà su una dotazione finanziaria di circa 32 miliardi, 21 dei quali destinati a sostenere famiglie e imprese a fronteggiare i rincari energetici.

Nel dettaglio, in riferimento alle prime, verranno confermati gli sconti in essere, con l’azzeramento degli oneri di sistema, la riduzione al 5% dell’Iva sul gas e potenziati i bonus sociali, con la possibilità di fruire di tali opportunità anche da parte dei nuclei con ISEE fino a 15mila Euro e non più sino a 12mila.

Per quanto concerne invece il tessuto produttivo, oltre alla possibilità di rateizzare le bollette, saranno rafforzati i crediti d’imposta  a beneficio di tutte le attività, sia pure in misura diversa a seconda delle dimensioni e della tipologia dell’azienda, che, rispetto ai 12 mesi precedenti, abbiano registrato un incremento almeno del 30% dei costi delle forniture.

Fra gli altri interventi, oltre alla proroga del taglio sulle accise  sui carburanti, che potrebbe essere ribadito in toto solo però per il gasolio, sarà portata pure dal 25% al 33% la tassazione sugli extraprofitti delle imprese energetiche,  verrà varata una nuova imposta sul commercio elettronico e innalzata, dal 20 al 25% , quella relative alle vincite di giochi e lotterie.

Sul versante tributario, la Flax Tax potrebbe essere estesa ai lavoratori autonomi e Partite Iva con redditi sino a 85mila Euro e troveranno spazio anche alcune misure legate alla rottamazione fiscale delle cartelle, con l’azzeramento di quelle sino a 1.000 Euro e, invece, uno sconto del 50% sui mancati pagamenti di somme fino ai 3.000.

Altri tasselli cardine dovrebbero essere rappresentati dall’introduzione della Quota 103 in relazione alle pensioni, che saranno comunque oggetto di una riforma strutturata, da modifiche sostanziali al Reddito di Cittadinanza e dalla proroga del taglio del 2% del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila Euro, con l’incremento di un punto (3%%) per quelli inferiori ai 20mila.

Confermati anche per il 2023 il congelamento di plastic e sugar tax, destinate comunque a non essere mai formalizzate e il passaggio dal 110% al 90% del superbonus, provvedimento che sta inducendo molti condomini ad accelerare i tempi della presentazione delle pratiche per godere appieno dell’ agevolazione in via di scadenza.

 

“Il Piccolo”, pag. 3; “Messaggero Veneto”, pag. 3