Qualora trovassero applicazione nel loro format attuale le direttive comunitarie di efficientamento energetico delle case, ad oggi, almeno 262 mila immobili del FVG, pari all’80% del totale, risulterebbero non a norma.
Uno scenario che, per i costruttori, richiederà comunque il varo di ingenti risorse in termini di bonus, senza i quali le ristrutturazioni, da completare formalmente entro il 2033, saranno inattuabili.
I nuovi adempimenti di Bruxelles preoccupano peraltro l’intera filiera dell’immobiliare che, in assenza degli interventi di riqualificazioni, paventa un possibile deprezzamento generalizzato del valore dei manufatti.
“Messaggero Veneto”, pagg. 2/3; “Il Piccolo”, pag. 17