Dal reshoring nuove prospettive di sviluppo per il Mediterraneo

Il rientro in patria delle produzione delle imprese italiane, indotto dalla volontà di accorciare le filiere logistiche a seguito prima del rallentamento dei traffici dovuto alla pandemia e, più di recente, dal conflitto in Ucraina, accentuerà la posizione baricentrica del Mediterraneo e l’importanza dei suoi scali portuali, incluso quello giuliano.

A sostenerlo è di Srm-Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo, che evidenzia peraltro come l’Italia si collochi al secondo posto della graduatoria europea per la diffusione delle dinamiche del reshoring nel proprio tessuto produttivo.

A contribuire alla rinnovata centralità dello stesso Mediterraneo sarà pure la presenza delle Zes, le Zone Economiche Speciali nelle quali, nell’ultimo anno, il traffico container e i volumi di export sono cresciuti, rispettivamente, dell’8,4 e del 4%.

Uno scenario, secondo il Report, che premierebbe in particolar modo Trieste considerati la fruibilità della zona franca, il continuo sviluppo dell’intermodalità e la prossima attuazione di vari interventi infrastrutturali che daranno al terminal maggiore competitività in un contesto di rafforzata sostenibilità ambientale.

 

“Il Piccolo”, pag. 15