Dal Lockdown rischio di chiusura per migliaia di negozi e pubblici esercizi

Quasi un’impresa su tre (28%) tra commercio e pubblici esercizi, potrebbe a breve abbandonare il mercato in quanto gli incassi risultano essere troppe esigui a fronte delle spese da sostenere.

A renderlo noto è un’ indagine di Confcommercio nazionale, realizzata da SWG, che evidenzia in primis come, se i negozi risultino essere quasi tutti operativi (94%), la percentuale di bar e ristoranti che ha rialzato le serrande sia invece decisamente più bassa (73%).

Il Report rileva pure che  il 44% degli operatori economici coinvolti nel monitoraggio ha giù usufruito delle misure di supporto economico, con il  50% degli interpellati che non prende in considerazione l’idea di ricorrere ad un prestito in quanto teme, considerati i bassi introiti, di non essere poi in grado di restituirlo.

Per Confcommercio FVG invece, che riconosce i grandi sforzi fatti dall’amministrazione regionale per sostenere le aziende del terziario, una svolta potrebbe giungere solo da un ritorno dei turisti dall’Austria e dalla Germania (che costituiscono il 40% del bacino complessivo degli ospiti), da nuove  e più incisive misure da parte del Governo a supporto delle imprese, specie quelle piccole e micro e da un utilizzo consono delle risorse che verranno messe a disposizione dall’Europa.

Sempre restando in tema di turismo, un’indagine Eurostat ribadisce come, per l’Italia, tale settore si confermi essere uno dei cardini dell’economia del Paese (13,2% del Pil), grazie agli arrivi di visitatori provenienti per lo più da altre nazioni dell’ UE (86,6%), una percentuale di gran lunga superiore a quelle afferenti il mercato interno (49,0%) e il resto del mondo (13,4%).  

 

www.confcommercio.it; “Il Piccolo”, pag. 10; “Messaggero Veneto”, pagg. 4/5/6/12