Consumi giù anche a maggio, normalità ancora lontana

Un decremento tendenziale a maggio che, seppur più contenuto  (-29,4%) rispetto a quello di aprile (-47%), ribadisce come i livelli attuali della  domanda interna siano ancora molto distanti da quelli pre-Covid.

Ad evidenziarlo è la consueta analisi congiunturale di Confcommercio dalla quale emerge come la ripartenza sia limitata tutt’ora a pochi settori quali l’alimentare e le comunicazioni mentre per ristorazione, turismo ed attività legate ad intrattenimento ed eventi, le criticità restino ancora accentuate, determinati dal mancato arrivo di visitatori, dal perdurare dello smart working in molte aziende e dalla scarsa propensione alla spesa degli italiani.

Fra le poche note positive, un maggior traffico commerciale sulle strade del Paese nei primi giorni di giugno, almeno nel raffronto con la prima decade di maggio (+9,6%), che indica un lento ritorno a dinamiche più accettabili

Preoccupanti invece i valori degli indicatori per quanto concerne il PIL che, a fine giugno, segnerà un -17,4% su base congiunturale ed un – 21,9% invece in termini tendenziali.

Dati, come è stato sottolineato dal presidente nazionale della Confederazione, Carlo  Sangalli, che devono spingere il Governo, conclusisi ormai gli Stati dell’Economia, a tradurre in fatti almeno parte delle linee guida suggerite da Confcommercio per la quale, investimenti infrastrutturali, turismo, liquidità alle imprese e riavvio della domanda interna, devono rappresentare priorità operative da concretizzare attraverso misure tempestive ed adeguate all’ attuale contesto economico  e alle effettive esigenze delle imprese per molte delle quali il futuro resta un’incognita .

 

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