Confcommercio, ripresa condizionata anche da telelavoro e smart working

Nonostante alcuni segnali positivi, per commercio, ristorazione e turismo occorrerà molto tempo per sanare le perdite di fatturato determinate dall’emergenza sanitaria.

A ribadirlo è il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli che evidenzia come il decremento dei ricavi sia stato mediamente del 70% per le strutture ricettive del 45-50% per i pubblici esercizi e del 30% circa per il segmento del fashion.

Per Sangalli, che evidenzia come le criticità, per quanto notevoli, siano state minori per le imprese di vicinato rispetto a quelle delle aziende di maggiori dimensioni, ad incidere a tutt’ oggi sulla ripartenza di negozi e locali pubblici sono anche il telelavoro e lo smart working che determinano un forte calo di presenze nei centri urbani.

 

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