Confcommercio, promettente la prima giornata di apertura a Trieste

Voglia di ripartire, alimentata anche dall’”astinenza” forzata da shopping, interesse per le novità delle vetrine, primi acquisti osservando con scrupolo le misure di sicurezza.

Così Antonio Paoletti, presidente di Confcommercio Trieste, fotografa, la prima giornata “Covid-free” dei negozi del centro anche sulla base delle opinioni giunte da diversi operatori economici.

Positivo peraltro anche l’esordio di parrucchieri, bar e buffet, ancora sottotono l’afflusso nei ristoranti, mentre le incertezze sugli spostamenti possibili, in chiave vacanza, stanno condizionando il settore viaggi

Come evidenzia il numero uno dell’associazione di categoria giuliana, anche se una sola giornata non può essere considerata un test probante né foriera di indicazioni di prospettiva, hanno confortato il ritorno della gente in strada, la voglia di entrare nei punti vendita e pure il piacere di concedersi qualche acquisto, sia pure in un contesto molto diverso da quello abituale. Un trend che, il presidente di Confcommercio, spera possa essere ribadito anche nei giorni scorsi, con l’auspicio che le compere dei triestini siano effettuate soprattutto in loco, una scelta essenziale per la ripartenza delle attività economiche del capoluogo del FVG.

Trend analoghi a quello giuliano sono stati riscontrati negli altri centri della regione. Un po’ in tutto il territorio, tuttavia, diverse serrande sono rimaste ancora abbassate in quanto gli operatori non sono riusciti ad adeguare in tempo utile i locali ai nuovi protocolli di sicurezza.

 

“Il Piccolo”, pagg. 2/3; “Messaggero Veneto”, varie