Il Mercato “coperto” di via Carducci, oltre a rappresentare una testimonianza storica della vocazione emporiale della città, costituisce a tutt’ oggi una realtà, che per quanto ridotta, resta un punto di riferimento importante sia in termini produttivi che per la clientela e il suo futuro pertanto esige valutazioni attente e condivise.
Questo quanto rileva Confcommercio a fronte della ventilata ipotesi di una trasformazione dell’edificio in polo della grande distribuzione, come indicherebbero alcune indiscrezioni emerse negli ultimi giorni.
Al riguardo, il presidente dell’associazione di categoria, Antonio Paoletti, fa notare intanto come non si tratti di fare crociate pro o contro questa o quella soluzione, ma solamente di valutare la problematica in un contesto di visione d’insieme, condivisa e che assicuri equilibrio tra tutte le componenti la rete distributiva, elemento essenziale, quest’ultimo, per evitare di aggravare le già forti criticità del piccolo commercio e di quello di vicinato.
Per Confcommercio sarebbe pertanto auspicabile un restyling della struttura che, pur mantenendo inalterate le sue peculiarità, sappia adeguare il Mercato al mutato contesto commerciale e alle nuove esigenze della clientela, magari pensando a un format e a un brand propri e riconoscibili.
Un’azione, peraltro, come ha pure sottolineato il presidente di Confcommercio, da effettuare in una prospettiva d’intervento inserita nel quadro di quelle politiche di tutela delle realtà produttive di prossimità che dovranno essere il filo conduttore delle future strategie e scelte che verranno poste in essere dalle amministrazioni locali in materia di commercio.
Da parte sua, il Comune ribadisce piena disponibilità a valutare, senza preclusione, ogni proposta, purchè economicamente sostenibile e da condividere con partner dotati di adeguata disponibilità finanziaria.
Intanto, la petizione volta a sollecitare l’attenzione di forze politiche e opinione pubblica sul futuro del Mercato di via Carducci, ha superato il tetto delle 5mila firme.
“Il Piccolo”, pagg. 1/20/21