Confcommercio, case di riposo riunite per le sfide del post-Covid

Creare, attingendo ad esperienze e professionalità di tutti gli operatori aderenti, un “Modello Trieste” organizzativo e gestionale che garantisca soluzioni, servizi e qualità sempre migliori e maggiormente fruibili per gli degli ospiti delle strutture socio-assistenziali del nostro territorio.

Questo l’obiettivo che ha portato alla nascita di ARAT, acronimo di Associazione Residenze Anziani Trieste, sodalizio aderente alla Confcommercio giuliana che, completate le procedute statutarie, conta già oltre una trentina di imprese associate ed è presieduto da Umberto Benevento.

L’esigenza di dar vita a una struttura, è stata determinata in primis dalla volontà di rafforzare le opportunità di confronto tra gli operatori di un settore sul quale la pandemia ha inciso profondamente, dalle modalità operative di assistenza agli ospiti, ai rapporti con i loro familiari e anche a livello economico considerato che, il blocco degli accoglimenti, ha portato a una riduzione degli introiti stimata tra il 35% e il 40%.

In fase di presentazione, il presidente Benevento, ha inoltre rimarcato come, dall’emergenza sanitaria, sia derivato un consolidamento dei rapporti di collaborazione sia con Asugi che con l’amministrazione regionale, con un concreto impegno posto in essere da quest’ultima a beneficio concretizzatosi nella copertura del 70% dei costi sostenuti dalla strutture per gli interventi di adeguamento ai protocolli di sicurezza.

Benevento, nell’esprimere apprezzamento per l’attenzione evidenziata da Confcommercio per esigenze e problematiche del settore, ha ricordato le priorità del sodalizio tra cui figurano il miglioramento dei servizi, competenze e professionalità delle residenze nonché il proseguimento della forte cooperazione con istituzioni e amministrazioni, che sarà supportata dalla stessa Confcommercio, nell’ambito della quale concorrere alla definizione di nuovi strumenti, opportunità e disposizioni a beneficio di operatori del settore e utenza.  

 

“Il Piccolo”, pag. 21