Settore immobiliare in FVG, nel 2022 crescita di transazioni e prezzi

Le posizioni di assoluto rilievo per qualità della vita, la nona per Italia Oggi e la settima, invece, per il Sole 24 Ore, una elevata attrattività per gli investimenti (al quarto gradino fra le 107 province italiane secondo l’ultimo Rapporto del Cerved), la fruibilità  di una “mobilità dei quindici minuti”, la presenza di ampie opportunità culturali e un elevato livello di molti servizi disponibili, contribuiscono, a Trieste, anche alla crescita del mercato immobiliare.

Questa una delle riflessioni emerse ai margini della presentazione delle “Dinamiche del mercato immobiliare in FVG nel 2022” e svoltasi venerdì 20 gennaio presso l’Hotel Savoia Excelsior Palace.

Il Report, nel dettaglio, ha fatto in primis rilevare la chiara espansione del settore avvenuta lo scorso anno, sia pure in misura differenza fra i vari ambiti territoriali, con un incremento medio delle transazioni superiore al 6% e un marcato amento dei prezzi per il primo ingesso e il ristrutturato, specie in Friuli (+27%) e nel comprensorio giuliano (+10%). In quest’ultimo,  si è assistito pure  ad un ulteriore incremento degli investimenti da parte di acquirenti provenienti soprattutto da Austria e Germania e ad una progressiva flessione sia della disponibilità di alloggi da acquistare che da locare in quanto, la ripresa del turismo ha spinto molti proprietari ad optare per gli affitti brevi e a uso vacanza.

Spulciando sommariamente i listini del capoluogo giuliano, l’acquisto di un immobile nuovo o ristrutturato è risultato essere maggiormente impegnativo a Santa Croce, con punte sino a 6.400 Euro al mq, in Costiera (quotazione massima 4.100), nella zona di via Rossetti (tetto massimo pari a 3.780 ) e  nel centro Storico, zona in cui la richieste più sostenute sono stare di  2.850.

Decisamente più abbordabili invece le proposte nelle aree semicentrali e a San Giacomo dove, per un appartamento “pronto da vivere”, si sono spesi tutt’al più, rispettivamente, 2.400 e 2.800 Euro al mq.

Sul versante invece delle locazioni, per un contratto residenziale in un appartamento arredato, si è andati dai 12,2 agli 11,5 Euro al mq mentre, per uno vuoto, dagli 11 ai 9,3.

Diverso, invece, il discorso nei quartieri semicentrali, con la forbice compresa tra i 10 e i 6 Euro per un immobile arredato e fra i 7,3 e i 5 per uno vuoto.

Passando alla compravendita di uffici, sempre in relazione alla categoria nuovo o ristrutturato, nelle zone di pregio e in centro, la valutazione si è spinta sino a 2.500 Euro al mq mentre non ha superato i 1.600 in periferia. Trend analogo è stato riscontrato anche nelle locazioni, considerato che nelle aree più nobili, la richiesta massima, sempre per un manufatto “chiavi in mano”, si è aggirata attorno ai 13 Euro al mq mentre in periferia non ha superato gli 8,5.

Quanto ai locali d’affari, nelle zone di pregio per un nuovo o ristrutturato, la transazione ha toccato anche i 6.800 Euro al mq, cifre lontanissime da quelle della periferia, dove non si è andati oltre i 1.250.

Discorso simile anche per quanto riguarda le locazioni di negozi e similari, con punte di 25 e 28 Euro al mq, rispettivamente, nelle aree più appetite e in quelle centrali, mentre in periferia il canone richiesto non ha superato mai i 12,5.